Ve la ricordate quella filastrocca che si usava per far giocare i bambini con una specie di indovinello: “Pin pin cavalin, sota al pè del taulin, pan mol, pan fresc, induina che l’è quest”, e si mostravano i due pugni chiusi in uno dei quali vi era la sorpresa.
Leggendo l’esito di questa sentenza della Cassazione n. 7839/2022, mi è venuta in mente questa filastrocca per indicare che a questo mondo nulla è certo e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Le istituzioni pubbliche deputate a dirimere questioni legali e giuridiche su interpretazioni ritenute errate, che dovrebbero costituire un punto fermo, rappresentano, invece, una “sorpesa” che si piega alle esigenze amministrative e finanziarie, nonostante la decisione appaia in contrasto con le disposizioni Ministeriali e con la giurisprudenza emanata nel corso degli anni.
Pin pin cavalin….
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