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Condividiamo l’ottimismo di Bosch che sostiene una presenza ancora al 75% delle motorizzazioni endotermiche (benzina e diesel) nel 2030. Non siamo ottimisti nella stessa percentuale, ma dobbiamo riflettere che nonostante tutti gli sforzi a livello mondiale la mobilità elettrica ha i suoi limiti. Anzi, oseremo dire che per il momento sono ostacoli quasi insormontabili, a meno che la tecnologie non compia qualche miracolo nel frattempo. Quello che è invece concreto sono le migliorie apportate ai motori endotermici e in particolare al diesel per quello che riguarda i consumi e le emissioni.
Da Bosch arriva una previsione sui tempi e le conseguenze della transizione verso l’elettromobilità. Stefan Hartung che guida il settore Mobility Solutions, ha tracciato una mappa dei cambiamenti che caratterizzeranno la produzione e quindi il mercato dell’auto nei prossimi 10 anni che vedranno, anche alla scadenza del 2030, una larga prevalenza numerica (circa tre quarti) dei motori termici, anche se molti saranno assistiti dall’elettrificazione.
Un capitolo a parte riguarda l’idrogeno e i sistemi di propulsione fuel cell. Hartung pensa che entro una decina d’anni fino al 20% di tutti i veicoli elettrici si rifornirà di energia generata da fuel cell. E’ la soluzione ideale per i mezzi da trasporto di dimensioni medie e grandi, specialmente per viaggi su lunghe distanze.