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Nell’articolo apparso sul Sole 24ore del 6 agosto si parla di flessione del fatturato, nel primo semestre di quest’anno  del -27,6% causa coronavirus, della vendita di ricambi aftermaket automotive. I fornitori di primo impianto hanno avuto un calo addirittura del 50%. La ripresa è, e sarà, lenta questo impone anche un cambio di paradigma per aprire una fase di trasformazione delle filiere, in particolare con servizi ad alto valore aggiunto. Dal trasporto, alla manutenzione di qualità e all’assistenza professionale, tenuto conto che l’aftermarket ruota intorno alle attività di manutenzione e sui ricambi, occorre rimettere in moto i meccanismi di manutenzione e assistenza che garantiscono la sicurezza dei veicoli. La sfida è quindi quella di accelerare l’incremento del valore tecnologico della componentistica come affidabilità e durabilità dei componenti a bordo delle vetture, abbandonando una logica basata semplicemente sul prezzo del singolo pezzo. Un processo evolutivo questo che comporta anche un’elevazione professionale degli addetti alla manutenzione e riparazione dei veicoli.