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La spinta sull’utilizzo dell’idrogeno come alternativa alle altre fonti di energia da utilizzare nella transizione energetica per la decarbonizzazione di settori come la mobilità, non si ferma, anzi raddoppia. Nel primo Italian Hydrogen Summit, evento organizzato da H2IT, Associazione Italiana Idrogeno, è emersa la necessità di una strategia nazionale per rendere l’Italia leader nel settore idrogeno. Lo sviluppo di una mobilità a idrogeno conferma l’importanza delle Hydrogen Valleys, centri di produzione e consumo di idrogeno rinnovabile in grado di abilitare gli usi finali. Il PNRR ha stanziato 500 milioni per lo sviluppo di questi progetti che giocano un ruolo chiave nell’avvio di un mercato dell’idrogeno, di cui il 50% sono destinati al Mezzogiorno.  I vincitori del bando sono 54, che dimostra la capacità della filiera di rispondere alle esigenze nazionali con progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo. In questo contesto, affinché possa svilupparsi una mobilità idrogeno in tutte le tipologie, trasporto stradale, ferroviari nonché marittimo sarà imprescindibile un piano di sviluppo di una rete di stazioni di rifornimento di idrogeno, e l’incentivo all’acquisto di mezzi a zero emissioni, come i veicoli a idrogeno.
Le parole dei manager e degli esperti intervenuti al Summit confluiscono tutte in un unico messaggio: l’idrogeno è una delle opzioni fondamentali per la decarbonizzazione di tanti settori, dalla mobilità, all’industria, fino alle infrastrutture. Rappresenta un’opportunità unica per l’Italia sia sotto il profilo economico che sotto quello della sicurezza e della transizione energetiche su cui il nostro Paese punta con decisione. È proprio la mancanza di un quadro normativo chiaro (78%) che mette in difficoltà le imprese, tanto che il 55% indica come prioritario la messa a punto di una strategia nazionale (55%).

Ministro Urso

“L’idrogeno sarà un elemento fondamentale per la transizione ecologica di settori industriali strategici per il nostro Paese e a oggi difficili da decarbonizzare, come quello siderurgico, il comparto della carta, la chimica, la ceramica, il cemento e il vetro – ha commentato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Il Governo ha messo in campo ingenti risorse a supporto delle imprese per sostenere la creazione di una filiera italiana dell’idrogeno ed è impegnato per creare un quadro normativo e regolatorio di riferimento certo e stabile, in grado di favorire gli investimenti del settore: vogliamo che anche rispetto a questa partita l’Italia possa rivendicare il ruolo che è in grado di interpretare.”

Alberto Dossi

Alberto Dossi, Presidente di H2IT, ha commentato. La filiera idrogeno è giovane, ma sta già raggiungendo traguardi importanti presentandosi oggi robusta e coesa e, soprattutto, senza smettere mai di guardare al futuro. Finora l’innovazione è nata dall’azione delle singole imprese o dalla collaborazione tra di esse, ma ora tutto il comparto chiede a gran voce una strategia nazionale che accompagni tutte le realtà in questo percorso. La filiera vuole veder nascere una Strategia Nazionale sull’Idrogeno, che dichiari l’ambizione del paese di svolgere un ruolo strategico, che dimostri che il settore sarà supportato da politiche e risorse adeguate, necessarie e imprescindibili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Per un profondo sviluppo che metta a frutto tutto il potenziale della filiera serve un piano completo che copra tutte le fasi di sviluppo non solo nel breve, ma anche nel medio e lungo termine. Questa strategia deve coinvolgere attivamente aziende, istituzioni e territori, che dovranno lavorare insieme per facilitare l’implementazione dei progetti idrogeno su tutto il territorio nazionale e garantire all’Italia un ruolo di rilievo nella costruzione di questo nuovo mercato. H2IT vuole facilitare la costituzione di questo quadro strategico e continuerà ad offrire a tutti gli interlocutori, come fa già da anni, tutta l’esperienza e competenza rappresentata dalle aziende ed enti che ne fanno parte, e vuole mettersi al servizio per il coinvolgimento di tutti i protagonisti, dai colossi dell’industria alle start-up più promettenti, fino alle istituzioni nazionali ed europee.”

ALCUNI MOMENTI DEL SUMMIT

Valter Alessandria, Ministro Urso, Alberto Dossi