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Non sono certo una novità, almeno in molti paesi d’Europa, dove il clima impone dispositivi per viaggiare sulle strade innevate per molti mesi all’anno. Sono chiamate “calze da neve”. Si tratta di dispositivi in tessuto poliestere che permettono alla vettura di avanzare agevolmente in presenza di tratti innevati.
Dopo non poche discussioni e valutazioni a fare chiarezza sull’uso delle calze da neve il 7 ottobre 2022 è arrivata la circolare della Direzione generale della motorizzazione Civile che dal 15 novembre al 15 aprile ammette l’uso delle calze da neve omologate UNI EN 16662-1:2020, che sono equiparate alla catene da neve.
Per il Ministero dei Trasporti, in base al DM 10 maggio 2021, gli unici dispositivi supplementari di aderenza per gli pneumatici delle auto autorizzati in Italia sono quelli conformi alla norma UNI 11313 o alla norma V5117. Il montaggio delle calze da neve è abbastanza agevole e consente di percorrere a una velocità massima di 50 km/h i tratti innevati, ma occorre prestare attenzione all’utilizzo su manti stradali non innveati in quanto si usurano facilmente con il rischio di doverle sostituire più volte. Tenuto anche conto che il loro costo non è poi così modesto come ci si potrebbe aspettare: i prezzi variano da 35 a 80 euro in base alle caratteristiche e alla marca e, se l’uso non è accurato, c’è il rischio di doverle sostituire più di una volta.

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