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Se un paese che ha il maggiore numero di colonnine di ricarica pro capite, l’Olanda, e precisamente nella provincia di Zelanda che ha fatto dell’auto elettrica l’emblema della propria mobilità interna, comincia a lamentare problemi per la ricarica dei veicoli elettrici, tanto da costringere l’operatore di rete Stedin ad invitare gli abitanti a non collegare le loro auto alla stazione di ricarica tra le 16:00 e le 21:00, per non penalizzare altri servizi essenziali nelle abitazioni con un’interruzione di energia elettrica, forse la scelta del tutto elettrico per i veicoli non è stata la più azzeccata. Le auto elettriche rappresentano uno dei punti di riferimento dell’integralismo green, anche se spesso si fanno i conti senza l’oste. Quanto previsto da molti esperti del settore, che se all’improvviso dovessimo adottare la soluzione di soli veicoli elettrici per la mobilità urbana, non ci sarebbe energia sufficiente per tutto il resto, a quanto pare non è campata per aria. Una scelta va dunque fatta e l’esempio dell”Olanda è emblematico.
La razionalizzazione dell’energia elettrica, avanti di questo passo, è dietro l’angolo e nei prossimi anni, anche con l’dea di sostituire gli impianti termici delle abitazioni con pompe di calore, la situazione non può che peggiorare con  possibili conseguenze negative per la rete elettrica.
A tal proposito è curioso un sondaggio effettuato da Gas Pedial.nl (che confronta l’offerta di oltre 40 siti di auto e 10.000 concessionari dei Paesi Bassi) in collaborazione con  Autotrack, che ha preso in considerazione un vasto campione composto da oltre 2mila proprietari di auto a motore endotermico: il risultato è che  e la quasi totalità degli intervistati,  ben il 96% dei possessori di un’auto a benzina, si dice “non ancora pronto a passare all’elettrico, dichiara di voler tenersi il  proprio veicolo a benzina“. E che nell’eventualità di un nuovo acquisto non cambierebbe strada.
Forse è il caso che la politica europea venga radicalmente rivista, cercando di conciliare gli investimenti già fatti dai costruttori di veicoli, l’uso di carburanti ecologici e l’utilizzo di soluzioni tecnologicamente avanzate per abbattere l’inquinamento atmosferico nei motori endotermici.

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