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É stato emanato il decreto attuativo per la legge 178 del 30 dicembre 2020 che prevede la “facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico”.
Era questo uno degli aspetti che urtavano la sensibilità degli appassionati di auto d’epoca che richiedevano l’originalità dei veicolo in tutti i suoi aspetti, quindi, anche nella targa.
Il decreto che andrà in vigore alla scadenza dei sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (pubblicato il 7 agosto) consente ai veicoli con certificato di rilevanza storica: ASI, Registro Storico FMI, Registro Storico Lancia, Registro Fiat Italiano, Registro Italiano Alfa Romeo, di richiedere la targa originale, conforme al periodo della prima immatricolazione della vettura, purché non sia stata già assegnata ad un altro veicolo. La nuova targa può avere la stessa grafica dell’epoca, oppure uno stile diverso, ma sempre in linea con i canoni estetici automobilistici del momento di costruzione.
Il decreto attuativo indica chiaramente le modalità di applicazione della legge, a partire dalla richiesta che il proprietario dovrà presentare presso uno STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) o un Ufficio della Motorizzazione Civile. Le istanze posso essere avanzate per i veicoli radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli reimmatricolati e per quelli di origine sconosciuta, in ogni caso dotati di Certificato di Rilevanza Storica. Il rilascio della targa storica è soggetto al pagamento di 549 euro per gli autoveicoli e 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.

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