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Lo svecchiamento del parco circolante, di cui l’Italia è uno dei paesi a più elevato numero di veicoli circolanti con un’età media di circa 11 anni, è un processo lento che ci vede tra gli ultimi nei paesi europei. Il rinnovo dei veicoli è uno dei requisiti che contribuisce a raggiungere un sistema ecologico sostenibile, soprattutto nei grandi centri urbani e aree metropolitane. I veicoli di recente costruzione euro 6 e variazioni successive, contribuiscono notevolmente a raggiungere gli obiettivi prefissati, ma la loro incidenza è purtroppo ancora limitata alle flotte e alle aziende, molto meno ai privati. Il processo di svecchiamento continua seppure a due riprese: zone maggiormente industrializzate con buona incidenza di sostituzione di veicoli e altre zone in cui la rottamazione fa fatica a essere effettuata. In sostanza c’è da registrare, a fine 2021 (Osservatorio Autopormotec), il raggiungimento del 25% della presenza complessiva di veicoli circolanti euro 6 che, congiuntamente a quelli ibridi e full elettrici, contribuiscono al contenimento delle emissioni di CO2 in atmosfera e alla qualità dell’aria che respiriamo.  

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