La fine della manifestazione fieristica, sinteticamente commentata dall’organizzazione della fiera stessa, non poteva che essere positiva su come si sono concluse le cinque giornate. Sicuramente molte aziende possono ritenersi soddisfatte, ma altre devono constatare come l’impegno e l’investimento economico profuso non abbiano ripagato in termini di pubblico e neppure sotto il profilo commerciale. E’ pur vero che a una manifestazione internazionale così importante non si poteva mancare, ma molte aziende ci hanno pensato due volte prima di decidere. Il che significa che stiamo ancora vivendo in un clima di estrema incertezza, particolarmente pesante per l’aftermarket.La conclusione della manifestazione è stata definita: “Uno spettacolo forte – dal comunicato della fiera – l’aftermarket automobilistico internazionale che torna a Francoforte”.
2.804 ziende provenienti da 70 paesi hanno esposto i loro prodotti e servizi in 19 livelli di padiglione e nell’area espositiva all’aperto. La forte componente internazionale tra espositori provenienti da 70 paesi e visitatori provenienti da 175 paesi allo stesso modo rende chiaro che l’aftermarket automobilistico internazionale è tornato a Francoforte. I partecipanti hanno anche sfruttato appieno le nuove opportunità di networking per incontrarsi finalmente di persona e stabilire nuovi contatti commerciali. Sicuramente era molto alto l’interesse per ciò che l’industria stava cercando: crescente digitalizzazione, rigenerazione, sistemi di azionamento alternativi ed elettromobilità, in particolare, che presentano alle officine automobilistiche e ai rivenditori grandi sfide.
Meno pubblico delle passate esposizioni, più curioso alle eventuali novità e meno interessato ad allacciare contatti concreti. Siamo ancora in una fase di transizione dove molti operatori non hanno le idee chiare sul futuro da intrapprendere. I visitatori, tra i quali molti giovani, hanno mostrato interesse per la ‘Innovation4Mobility’, che ha affrontato argomenti come la tecnologia delle batterie, i sistemi di propulsione alternativi, l’idrogeno, la tecnologia solare, l’e-commerce e i veicoli connessi. In sostanza si guardano le vetrine, ma non si entra a comprare.
Le aziende espositrici dai pochi commenti pubblici apparsi, si ritengono comunque soddisfatte, in questo genere di manifestazioni, occorre dimostrare di esserci e quindi la gratificazione ci può essere anche nell’autoreferenzialità.
In sostanza Automechanika 2022 è stata una vetrina un po’ sommessa, poche reali novità ad eccezione di alcuni spunti interessanti sulle nuove tecnologie.
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