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La storia insegna che chi ha avuto l’idea e la genialità di creare prodotti che hanno avuto successo nel mondo, è stato regolarmente copiato, anzi clonato da altri. Gli episodi del genere che vedono i prodotti italiani protagonisti non si contano più, nel mondo ormai circolano innumerevoli cloni di quelli italiani a partire da quelli agricoli per arrivare alla moda e al design. Gli italiani si sono dimostrati da sempre un popolo di creativi e per un certo verso anche innovativi sia nei prodotti che nelle scienze e nelle arti. L’ultima caso che ha visto emergere e dar ragione a una casa italiana è quello della Piaggio con il veicolo a tre ruote MP3. L’antagonista è la Peugeot che, nella causa intentata da Piaggio, presso il tribunale di Parigi e ribadita da quello italiano per violazione del brevetto relativo al meccanismo d’inclinazione delle ruote anteriori, ha avuto torto nella sentenza di primo grado.
La faccenda si rivela particolrmente pesante per la casa francese che è stata condannata a versare 1 milione e 500 mila euro di risarcimento. Inoltre, Peugeot dovrà interrompere la produzione e la commercializzazione, nonché l’esportazione, del mezzo Peugeot Metropolis, pagando una sanzione da 6mila euro per ogni veicolo venduto dopo i 30 giorni dalla sentenza. Infine, Peugeot Motocycles dovrà ritirare dal commercio in Italia tutti i veicoli in contraffazione entro 90 giorni, pena un’ulteriore penale di 10.000 € per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del comando.
Piaggio non è certamente nuova nel dover affrontare questioni legali per difendere il proprio marchio e i propri prodotti. Si pensi all’icona cosituita dalla Vespa tutelata dal marchio tridimensionale in Italia ed Europa che a più riprese è stata costretta a difendersi dai tentativi di contraffazione.