Tempo di lettura 3 minuti

ASCOLTAMI
Il cambiamento tecnologico verso la mobilità elettrica cambia quasi completamente la mautenzione, rispetto a quella sui veicoli tradizionali a combustione interna. Tutti si preoccupano di progettare sempre più auto con sistemi innovativi che aggiungono (e complicano) interventi manutentivi e riparativi su questo genere di veicoli. La guida altamente automatizzata che, con le sue innumerevoli funzioni può in alcuni casi creare imbarazzo o disorientamento dei conducenti, i sistemi di infotainment, con sempre maggiori servizi, la connettività, che consente d’inviare e ricevere consistenti mole di dati, e la gestione dei flussi energetici della batteria durante l’utilizzo e la ricarica, necessitano di software e hardware che gestiscano e coordinano tutte queste funzioni. Tutto ciò, rappresenta i cardini delle nuove smart car digitali verso cui il mondo della riparazione e dell’aftermarket deve tenere conto.
Si parla molto delle nuove tecnologie, della transizione ecologica, della mobilità elettrica su veicoli sempre più sofisticati e poco su quello che è il seguito durante l’uso negli anni di questo genere di veicoli. Se domani ci svegliassimo e ci accorgessimo che in circolazione ci sono solo veicoli elettrici e che buona parte di questi ha necessità di manutenzione, riparazione e quant’altro, secondo voi chi è in grado di poter intervenire con cognizione di causa (professionalmente parlando) sui sistemi che regolano tutte le principali funzioni di queste auto. È come portare un computer a un elettricista per la messa a punto o il ripristino. È vero che in Italia vi sono aziende in grado di intervenire sui veicoli elettrici, ma si tratta perlopiù di interventi che riguardano la messa in sicurezza dell’auto, del posto di lavoro da parte di operatori che hanno seguito corsi generici ad hoc (PES, PAV), ma che difficilmente sono in grado di entrare e correggere mal funzionamenti di hardware e software. Nella stragrande maggioranza si limitano alle parti che ancora abbisognano di interventi classici: sistema frenante, ammortizzatori, climatizzazione, tenuto conto che non vi sono più interventi manutentivi sulla motorizzazione e trasmissione. la manutenzione delle auto elettriche si riassume, pertanto, nelle operazioni di diagnostica, così da riscontrare eventuali codici d’errore. Di conseguenza è prevedibile che in caso di guasto vi sia un incremento di lavoro per le concessionarie, o officine convenzionate. Diverso è il caso di interventi di carrozzeria che, dopo la messa in sicurezza, possono essere eseguiti con la normale diligenza e professionalità oggi richiesta.

RIPRODUZIONE RISERVATA ®