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Il +35,9% di marzo segna il terzo mese consecutivo di incremento, oltre il 30%, dopo gennaio (406.956 trasferimenti di proprietà, +34,29%) e febbraio (348.137, +34,29%). Questi sono i numeri delle vendite di auto usate che vanno al di là delle aspettative. Le ragioni di questa corsa all’auto usata sono molteplici: la pandemia, l’inflazione, la crisi delle materie prime e dei chip, che hanno rallentato notevolmente la fabbricazione di veicoli nuovi e lunghe attese per poterli avere. Il successo dell’auto usata è quasi scontato: a parita di costi si riesce ad avere veicoli di segmento superiore a parità di dotazioni. Il riflesso di questo boon dell’usato è lo svecchiamento del parco auto che si è praticamente dimezzato, passando da quasi 12 a 6 anni. Il mercato dell’usato non è rimasto inerte ed ha approfittato del momento per rincarare il costo dei veicoli usati, soprattutto quelli di fascia A e B.
Questo trend positivo potrebbe, nel medio breve termine, creare problemi di approvvigionamento e trovare veicoli d’occasione in futuro, in buone condizioni, potrebbe essere sempre più difficile.