Tempo di lettura 2 minuti

Il documento prevede che dal primo gennaio 2020 venga cancellata la modulistica sulle immatricolazioni e l’aggiornamento della carta di circolazione. Motorizzazione e Pubblico registro automobilistico faranno adesso riferimento a un solo documento, unico e più semplice.

La nuova carta di circolazione sostituisce il certificato di proprietà del veicolo, di competenza dell’Aci, e il libretto di circolazione prodotto dalla Motorizzazione civile. E’ partita la sperimentazione delle procedure che porteranno, a partire dall’1 gennaio 2020, all’emanazione del documento unico di circolazione e proprietà. La sperimentazione durerà sei mesi: una prima fase, compresa tra l’1 luglio e il 30 settembre, sarà su base volontaria (attualmente hanno aderito all’invito del Comitato tecnico sul documento unico costituito dalla Motorizzazione civile e dal Pra solo sei agenzie di pratiche auto di tre province), ma la platea dovrebbe allargarsi progressivamente nelle prossime settimane/mesi; anche perché, poi, a partire dall’1 ottobre la sperimentazione coinvolgerà obbligatoriamente tutte le agenzie d’Italia.

Sono previsti benefici economici per i consumatori, ma tutto dipende dal “decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con i ministri dell’Economia e delle Finanze e della Giustizia, sentiti l’Aci e le organizzazioni maggiormente rappresentative delle imprese del settore della consulenza automobilistica, previo parere delle competenti commissioni parlamentari” che dovrà essere emanato, in assenza, la spesa sarà presumibilmente ancora quella di prima.

Le carte di circolazione e i certificati di proprietà già rilasciati, anche in formato elettronico, mantengono la loro validità fino a che non intervenga una modifica dei dati dei veicoli che richieda l’emissione di una nuova carta di circolazione.