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Dopo tanto attendere finalmente la Commissione europea ha diramato i nuovi standard per le emissioni Euro7, con l’obiettivo di migliorare il controllo delle emissioni inquinanti di tutti i nuovi veicoli, che entreranno in vigore dal primo luglio 2025 per auto e furgoni e dal primo luglio 2027 per i mezzi pesanti. Nessuna distinzione viene fatta sul tipo di alimentazione: benzina, diesel, energia elettrica, o carburanti alternativi. Le nuove norme prevedono anche i controllo del particolato proveniente dai freni, ma non comprendono le emissioni di CO2 in quanto già comprese nel Fit for 55.
I costi stimati dalla Commissione Ue per ridurre le emissioni, prevedono un aumento da 90 a 150 euro per le auto e 2.600 per autobus e camion, che sono stati criticati dall’Acea, poichè ritiene il beneficio ambientale molto limitato a fronte di un costo pesante sui veicoli. La Commissione Europea ha inoltre chiarito, nel documento COM 2022 586 final, le deroghe previste per l’applicazione delle nuove norme Euro 7 per i piccoli produttori di veicoli. Per piccoli volumi di produzione s’intende un numero di 10.000 autoveicoli nuovi della categoria M1 o 22.000 veicoli a motore della categoria N1 immatricolati nell’Unione all’anno. Inoltre, la Commissione ha definito la categoria dei produttori di volumi ultra-piccoli, con meno di 1.000 autoveicoli nuovi della categoria M1 o meno di 1.000 autoveicoli nuovi della categoria N1 immatricolati nell’Unione nel precedente anno. Per queste categorie di produttori le regole sono più flessibili in quanto si ritiene che le emissioni di queste piccole produzioni costituiscono una parte insignificante delle emissioni nell’Unione. I produttori di piccoli volumi dovrebbero pertanto essere in grado di “sostituire determinate prove durante l’omologazione con dichiarazioni di conformità, mentre dovrebbe essere consentito ai produttori di volumi ultra-piccoli di utilizzare test di laboratorio basati su cicli di guida reali casuali”.
Il pacchetto Euro7 della Commissione dovrà ora essere sottoposto al consueto iter autorizzativo comunitario, da parte dell’Europarlamento e del Consiglio europeo.

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