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In tema di coronavirus andare al cinema è ancora bandito, qualcuno però si ricorderà quando visionando un film di cappa e spada o western tutti si aspettavano, nei momenti difficili della battaglia, nel corso della quale i “buoni” erano in difficoltà, l’arrivo del “nostri”, rappresentati spesso dalla cavalleria  che al galoppo sbaragliava i “cattivi” per la felicità di grandi e bambini presenti nella sala cinematografica. Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, nella relazione alla commissione Industria del Senato sulle iniziative economiche anti-crisi, ha anticipato quello che potrebbe succedere con l’esame in Parlamento del “decreto Rilancio”. Si valuta l’estensione dell’attuale fascia di veicoli incentivati con l’ecobonus, portando il limite di emissione consentito da 60 a 95 g/Km di CO2. Si caldeggia un intervento specifico per il noleggio a lungo termine. Ma in senso più ampio c’è una riflessione in corso sulle stesse esigenze emerse in Francia dove il governo ha previsto aiuti anche per l’invenduto benzina e diesel di ultima generazione, schema in esame anche in Germania.
E’ quasi inevitabile che un vero piano strutturato per l’auto slitti a quando saranno disponibili le risorse Ue del Recovery Fund. Lo stesso Patuanelli, aveva aperto alla rottamazione di auto non elettriche per svecchiare il parco circolante. Nei giorni scorsi ha osservato come l’automotive sia davvero il grande assente delle misure economiche fin qui varate. Avanti con le agevolazioni alla trazione elettrica, è la tesi, anche se a questa, aggiunge Patuanelli, «potrebbero accompagnarsi aggiornamenti di incentivazione rispetto, ad esempio, al noleggio a lungo termine per smaltire il parco a piazzale prodotto in questi mesi». E nel Dl c’è la detrazione fiscale portata al 110% per l’installazione di colonnine di ricarica, altro tema su cui il ministero dello Sviluppo è pronto a proporre nuovi interventi, all’interno del prossimo “decreto legge semplificazioni”.