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Si parla molto di idrogeno come di una soluzione valida per la transizione ecologica, ma di quale idrogeno s’intende? Nero, Verde o bianco? Giovanni se ne intende poco per lui l’idrogeno è idrogeno e basta. Marco invece è pignolo e quando si parlava di carburanti alternativi all’elettrico, dove si chiamava in causa anche l’idrogeno, si è informato per bene, per non fare brutta figura in un’eventuale discussione, e sa bene che esiste una notevole differenza tra i diversi tipi di idrogeno, che per convenzione vengono definiti: nero, verde e bianco, ma anche viola, blu, turchese, grigio. I colori corrispondono al metodo con il quale viene prodotto. Ovviamente l’idrogeno “nero” è considerato il più inquinante, poichè nel processo di elettrolisi dell’acqua viene impiegata energia elettrica proveniente da carbone  o petrolio. Quello “grigio“, estratto dal metano è il più prodotto, circa il 90 per cento, ma è anche quello che inquina di più  rilasciando un gran numero di molecole di CO2. Quello “verde” è il  più sostenibile, dal punto di vista ambientale e totalmente a zero emissioni, in quanto la molecola viene estratta dall’acqua attraverso il processo di elettrolisi, con energia elettrica fornita esclusivamente da impianti rinnovabili. Quello “viola”, si differenzia dal precedente per il processo di elettrolisi che avviene con l’utilizzo di energia elettrica prodotta da centrali nucleari. Quello “turchese” avviene tramite pirolisi che attraverso il calore serve a rompere i legami chimici del metano per ottenere idrogeno e carbonio solido. Il processo non produce CO2, ma elevati livelli di gas serra. L’idrogeno “blu”, a dispetto del colore, si ricava da fonti fossili come il metano, utilizzando il vapore per separare le molecole, è considerato a basse emissioni, riesce infatti a catturare solo il 90 per cento delle molecole di CO2. L’drogeno “bianco” si trova naturalmente nelle profondità del pianeta per cui bisogna estrarlo. ed anche se il gas è a zero emissioni, il processo di estrazione potrebbe causare altri impatti ambientali.
A seconda del tipo di estrazione, il prezzo dell’idrogeno bianco, potrebbe aggirarsi attorno a un euro al chilo, equivalente a quello dell’idrogeno grigio da metano, mentre l’idrogeno verde (da elettrolisi) raggiunge attualmente i sei euro.
La Commissione europea si e data un obiettivo al 2050 per un cospicuo utilizzo di idrogeno. Adesso Marco è soddisfatto e Giovanni continuerà a seguire l’onda.

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