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Incentivi, bonus e altre agevolazioni per l’acquisto di veicoli è diventata una procedura strutturale per chi riesce ad approfittare di queste agevolazioni, per l’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici. Incentivi a pioggia, senza i quali è difficile riuscire a vendere veicoli il cui costo, giustificato o meno, è aumentato a dismisura.
É evidente che la Cina con la sua politica di mercato a prezzi contenuti la farà da padrone in Europa, al di là della qualità mediocre, così diffusa nella credenza popolare che, invece, non è poi così male.
La spiegazione forse sta nella politica adottata dai maggiori gruppi di costruttori così come ce l’ha spiegata durante un’intervista uno dei maggiori venditori di veicoli premium di una regione italiana, al quale gli abbiamo chiesto: “Come mai nonostante il calo di vendite di auto in Italia le case costruttrici hanno aumentato i loro fatturati?” La risposta è stata per noi sorprendente.  “É cambiata la politica aziendale e il marketing dei costruttori: preferiscono costruire vetture premium di costo elevato pronte per la vendita che fabbricare centinaia di migliaia di auto che vengono stoccate nei depositi e che poi l’invenduto sono costretti a smaltire a prezzi ribassati, con campagne ad hoc presso i loro rivenditori. Ovviamente i margini sono ben diversi”. Occorre poi precisare che anche il rapporto della rete di vendita è cambiato, non più concessionari con libertà commerciale,, ma agenzie che vendono con regole dettate dal costruttore.
In questo contesto, tutti sono alla ricerca di ottenere agevolazioni economiche che spingano i  consumatori all’acquisto, non è solo una questione di  ecosostenibilità per l’ambiente, ma squisitamente economica. Produco meno e guadagno di più.

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