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L’Ania ha criticato la proposta di legge recante “Modifiche agli articoli 132-ter e 134 del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di definizione dei premi relativi all’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore“.

Il direttore business di Ania, Umberto Guidoni nel corso dell’audizione tenuta alla Commissione Finanze ha criticato la proposta di legge recante “Modifiche agli articoli 132-ter e 134 del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209.
Il disegno di legge in esame – sostiene Guidoni – rischia di modificare due norme del Codice delle Assicurazioni (art. 132-ter in materia di scontistica obbligatoria agevolazione su base territoriale; art. 134 in materia di attestato di rischio) che sono state già oggetto di complessa e laboriosa riforma nell’ambito della Legge per il mercato e la concorrenza del 2017 (l.  124/2017) sopra ricordato, e che sono in linea con la normativa nazionale e comunitaria, provocando addirittura effetti antitetici agli obiettivi che l’estensore del provvedimento si è prefissato.
L’imposizione dei prezzi per legge – ha continuato – non è il metodo giusto per garantire che i prezzi dell’r.c.  auto continuino a diminuire, né questa proposta di legge consentirebbe di procurare reali benefici ai cittadini delle aree a più alta incidentalità, perché non mira a diminuire né il numero né il costo dei sinistri in queste aree e nel resto del territorio.
Guidoni conclude, l’Associazione auspica l’affermazione di principi che sul libero mercato stanno già modificando radicalmente il rapporto tra impresa e assicurato dando valore, in termini di servizio, al comportamento del singolo, in un quadro di legalità e contrasto delle frodi, e consentano di realizzare una base legale di equità e certezza nei rapporti fra impresa, assicurato e danneggiato: equità e certezza nella liquidazione del danno non patrimoniale alla persona e legalità e contrasto delle frodi. Per quest’ultimo, le iniziative già intraprese stanno già svolgendo i suoi effetti positivi in termini di contenimento del fenomeno e conseguentemente sui premi assicurativi.