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Le analisi sul mercato del lavoro nel medio periodo devono considerare l’attuale contesto socioeconomico, caratterizzato da almeno tre grandi transizioni già in atto e in sinergia tra loro: la transizione digitale, la transizione ambientale e la transizione demografica. Si tratta di trasformazioni che influenzeranno profondamente la società sotto diversi aspetti e, soprattutto, la struttura occupazionale nel prossimo futuro. Le professioni del futuro saranno più complesse, le competenze richieste per svolgere queste professioni saranno altrettanto complesse e variegate.
Tutte queste transizioni comporteranno un rilevante cambiamento delle skill e delle competenze richieste sul mercato del lavoro. Si va dagli autisti agli ingegneri informatici, l’Italia del lavoro è diversificata non solo nel territorio, ma anche nelle disponibilità di figure professionalmente preparate.  È ormai un lamento costante di molti manager che addirittura si vedono costretti  a rifiutare le commesse per mancanza di personale adeguato. Il problema è più sentito nelle regioni del sud che in quelle del centro nord. Non si tratta solo di una questione culturale, ma di un travaso verso regioni a maggiore industrializzazione, che non ha ancora trovato una sua stabilità, nonostate molte aziende, anche internazionali, abbiano scelto le loro sedi nelle regioni del sud Italia.
La necessità di reperimento di personale qualificato dal 2022 e fino al 2026 è stata ben sintetizzata nell’allegato grafico. 

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