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Superfluo affermare che il problema dei veicoli elettrici non e è solo quello dei costi elevati di acquisto, vi sono altri disagi dovuti all’autonomia e alla ricarica che prevede tempi lunghi rispetto ai motori termici. La ricerca di soluzioni è in continuo sviluppo e non passa giorno che centri di ricerca, università e aziende lancino proclami sul mercato di aver trovato soluzioni al problema delle batterie, quale quello che riportiamo di seguito.
Una batteria smontabile che permette di andare a sostituire e riciclare solo le parti danneggiate, salvaguardando e riutilizzando quelle intatte. E al tempo stesso una batteria più leggera, con una gestione termica ottimizzata, che garantisca una ricarica rapida per un numero maggiore di cicli. Sono i punti salienti della partnership siglata tra AEHRA, il marchio globale italo-americano di auto elettriche di alta gamma, e il gruppo MIBA,  che sviluppa e produce soluzioni per batterie nella sua VOLT Factory® in Austria.
Stefano Mazzetti, AEHRA Head of Purchasing and Procurement – sottolinea come i nostri partner di Miba vedano in noi una solidità tecnica e commerciale per potersi spingere in innovazioni focalizzate sull’incremento dell’efficienza e della sostenibilità. Questi saranno due tra i principali KPI dei prossimi decenni per quanto riguarda l’Automotive”. Mazzetti precisa inoltre come AEHRA abbia deciso di puntare con convinzione sull’Europa per quanto riguarda lo sviluppo della vettura: “La scelta di partner europei è per noi fondamentale. È in Europa che vogliamo condurre e portare avanti questo tipo di innovazione”. Un processo di sviluppo che potrebbe allargarsi anche all’Italia, in particolare per quanto riguarda la leggerezza, utilizzando materiali che oggi non vengono impiegati nelle batterie.
Ma in cosa si sostanzia il progetto? AEHRA e Miba intendono creare insieme una batteria – con un’architettura a 900+V – caratterizzata dall’integrazione dell’innovativa tecnologia FLEXcooler®, fornita dal Gruppo Miba, la soluzione di raffreddamento per la batteria più leggera, efficiente e performante. I due partner puntano ad avere una ricarica rapida ed efficiente nel tempo, come dichiara Franco Cimatti, Chief Engineering Officer: “Tanti parlano di ricarica veloce, 350 kilowatt è un numero di riferimento per l’industria e si può sostenere finché la batteria tiene la temperatura. Se non è in grado di gestire quest’ultimo fattore, la velocità di ricarica rallenta. Noi stiamo cercando di realizzare una batteria che è ‘allenata’ a sopportare quello sforzo nel processo ricarica, così da poterla mantenere per più tempo possibile”.
Una ricarica dunque più efficiente e un sistema di batterie progettato di comune accordo per essere scomponibile, così da ridurre il loro impatto ambientale, riducendo l’impronta di CO2 e favorendo il riciclo e il riutilizzo delle sue componenti interne. È uno dei principali obiettivi che AEHRA intende raggiungere insieme a Miba, attraverso un approccio “assistibile” che permetta di scomporre nella fase di fine vita della batteria la parte che ha avuto problemi (destinata a essere riciclata), salvaguardando gli altri elementi. “Un approccio – sottolineano i manager di AEHRA – che porterà a una complicazione della progettazione, ma che consente di riparare e riutilizzare la batteria, e che al tempo stesso viene apprezzato dai fornitori, perché si differenzia da quello tradizionalmente utilizzato dai grandi player dell’Automotive”. “Oggi – continua Cimattivediamo molta enfasi nel cercare di alleggerire la batteria, togliendo elementi e per certi versi semplificando il montaggio. Una batteria costruita invece con le nostre specifiche, permetterà di sostituire le celle e di utilizzare il resto della struttura, della parte di raffreddamento, così come cablaggi e centraline. Prendere e buttare è una pratica tipica dei nostri tempi, ma con l’avvento della sostenibilità sta tornando l’importanza di aggiustare e riparare”.

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