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L’Intelligenza Artificiale (IA) sta già cambiando la vita a molte imprese, professionisti e persone. Non è solo un’impressione, i fatti concreti si stanno vedendo un pò dappertutto e inoltre si stanno registrando anche i riflessi economici che questa tecnologia stà portando alle aziende e all’economia in generale. Se ne stanno accorgendo le borse mondiali i cui titoli tecnologici continuano a correre, in particolare per le azioni Ndivia ci si aspetta un aumento del 25%, con un raddoppio delle entrate nel trimestre, grazie alle diverse partnership effettuate in tutto il mondo, dovute all’aumento della domanda di chip IA. L’intelligenza artificiale è diventata parte integrante del nostro quotidiano, viene usata quotidianamente, in modo più o meno consapevole. Uno studio di Goldman Sachs, stima che l’aumento della produttività del lavoro globale potrebbe portare a un incremento del Pil globale annuo del 7% o un valore di quasi 7 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni. Guardando l’Italia, secondo le stime dell’Osservatorio Artificial Intelligence, l’IA ha raggiunto nel 2022 il valore di 500 milioni di euro, frutto di una crescita del 32%, il valore più alto riscontrato dal 2018 ad oggi. Le grandi aziende si sono dimostrate più sensibili per il 61% a portare avanti una sperimentazione. Tra le piccole e medie imprese, la percentuale scende invece al 15%. Guardando al mondo assicurativo in Italia, più vicino al nostro settore, abbiamo realtà di eccellenza che hanno ormai una lista di progettualità abilitate dall’IA. Alcuni esempi sono le attività di computer vision per l’analisi delle frodi o le smart e instant policy. Inoltre, queste realtà stanno mostrando grandissimo interesse per le opportunità offerte dall’Intelligent Process Automation, per efficientare enormemente, ad esempio, il classico workflow di una pratica assicurativa o la valutazione di un danno all’auto.
Guardando agli altri settori, una buona dinamica viene registrata dal comparto manifatturiero, in cui si confermano l’interesse dei progetti per l’efficientamento della produzione, una maggiore precisione nei controlli qualità e la riduzione di potenziali tempi morti grazie a tool di manutenzione predittiva. Noi questo in carrozzeria lo chiamiamo; ottimizzazione dei processi. Tuttavia, nonostante i diversi progetti pilota attivi, soprattutto nelle grandi realtà produttive, per le piccole e medie imprese, così numerose e così rilevanti per il nostro Paese, l’investimento in AI non rispecchia il valore di questo settore. Il tempo dirà e confermarà la rilevanza dell’IA, anche nel tessuto delle microimprese, quando sarà necessario superare i limiti di efficientamento per rimanere compettitvi sul mercato.

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