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Si è festeggiato a Mandello del Lario dall’8 all’11 settembre il centenario della Moto Guzzi. Motociclisti da tutto il mondo si sono dati appuntamento alla storica fabbrica di Via Parodi 57, per festeggiare cento anni di storia, tecnologia, stile e fascino che hanno catturato, emozionano e riunito intere generazioni di motociclisti.
La storia dell’azienda nasce a Genova il 15 marzo 1921, è la più antica casa costruttrice di motociclette in Europa e il suo motore è inconfondibile. Moto Guzzi è un sogno realizzato da tre aviatori, reduci dalla Prima guerra mondiale: Carlo Guzzi, Giorgio Parodi e Giovanni Ravelli, un marchio destinato a fare la storia delle due ruote grazie a potenza, affidabilità e uno stile tutto italiano che ancora oggi, a quasi un secolo di distanza, continua a regalare forti emozioni.
La visita al museo era un obbligo per vedere pezzi unici come la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, l’unica siglata G.P. (Guzzi-Parodi), accanto ad esemplari fra i più celebrati al mondo come la straordinaria Otto Cilindri 500 del 1957, nata dal genio di Giulio Cesare Carcano.
L’area espositiva riservata alle moto di serie è composta da una raccolta di oltre 80 veicoli che, insieme al racconto della storia produttiva dell’Aquila di Mandello, offrono uno spaccato dell’evoluzione sociale ed economica del nostro Paese. E’ il caso della mitica Norge del 1928, la prima gran turismo della storia della motocicletta, progettata da Carlo Guzzi insieme al fratello Giuseppe, delle Guzzi serie Sport e GT degli anni Trenta, dell’Airone, la moto di media cilindrata più diffusa in Italia dal 1939 al 1957, o del Falcone, sogno di tutti i motociclisti degli anni Cinquanta. Ma Moto Guzzi è entrata nella storia anche per i veicoli che hanno caratterizzato la mobilità degli italiani nel dopoguerra, come la Motoleggera 65 “Guzzino” e il Galletto, o “reinventato” il concetto di moto sportiva alla fine degli anni Sessanta come la V7 Sport con il motore bicilindrico a V di 90°.
Il percorso espositivo continua con le moto da corsa che, con le loro imprese, hanno scritto le pagine del mito sportivo della Casa di Mandello del Lario. Fra queste la Guzzi 4V del 1924, la moto con cui Guido Mentasti conquistò il primo titolo europeo sul circuito di Monza; la Bicilindrica 500 del 1946 di Omobono Tenni; la Guzzi 350 “Campione del Mondo” nel 1955; e, per giungere in tempi più recenti, la V7 record, la moto derivata dalla V7 di serie, che stabilì 19 primati di velocità nel giugno e nell’ottobre 1969 all’autodromo di Monza.

GALLERIA IMMAGINI

Parte del museo

Per condividere queste emozioni tra Guzzisti, Il Moto Guzzi World Club è l’associazione che riunisce i possessori delle Aquile di Mandello.

Prosegue parte del museo

Galleria del vento La Moto Guzzi possiede l'unico impianto nel mondo per la prova aerodinamica dei motocicli. Questo impianto consente le prove alle più elevate velocità raggiungibili dai perfezionati mezzi meccanici: l'utilità del "tunnel" ha la sua immediata applicazione nella scelta della carenatura delle macchine destinate alle gare, ottenendosi nelle successive sperimentazioni incrementi di velocità veramente notevoli ed equivalenti alle sensibili diminuzioni nella resistenza all'avanzamento offerta dal motociclo in prova.

Galleria del vento

     
           

 

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