Il parlamento italiano ha approvato definitivamente l’estensione, anche alle imprese assicurative con sede legale in altri Stati membri che operano in Italia, dell’obbligatorietà del risarcimento diretto nell’Rc auto. La norma senza ulteriori atti, entrerà in vigore il 1° gennaio 2023.
Il risarcimento diretto è applicabile solo in caso di sinistri che coinvolgono due veicoli e quando le lesioni del conducente danneggiato sono di “lieve entità” ex art. 139, Codice delle assicurazioni private (CAP). La modifica introdotta nel DDL Concorrenza elimina un potenziale trattamento discriminatorio a danno delle imprese italiane; infatti, le imprese “comunitarie” non aventi sede legale in Italia godono di un ingiustificato vantaggio, in quanto, non essendo vincolate dal rimborso forfettario previsto nella procedura del risarcimento diretto (CARD), hanno maggiori possibilità di praticare tariffe più basse.
Se questo provvedimento risolve il problema della concorrenza sleale fra le compagnie di assicurazione, non soddisfa molte associazioni dei consumatori che sono contrarie al meccanismo del risarcimento diretto, sostenendo che crea una sorta di monopolio che penalizza economicamente i consumatori, permettendo tariffe più elevate.
Sicuramente il meccanismo previsto dalla CARD come rimborso forfettario alla compagnia che ha pagato per conto di quella del responsabile, va rivisto, soprattutto nel meccanismo di calcolo che da forfettario dovrebbe essere a “piè di lista”, ovviamente con regole ben codificate.
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