Tempo di lettura 2 minuti

ASCOLTAMI

Con la ripresa delle attività post pandemia da Covid-19 ci si è accorti (ma lo era anche prima) che mancano i professionisti in vari settori : dall’industria, alla manifattura, all’artigianato. Questo aspetto non è una novità anche per l’autoriparazione, chi cerca un operatore qualificato sa quanto sia difficile trovarlo; manca l’apprendimento teorico/pratico di giovani che vogliono intrapprendere questa attività. Se ne sono accorti  le varie istituzioni e infine il Governo che ha predisposto piani di recupero per la professionalità dei giovani.
Quindi, non è il lavoro che manca, ma il personale in grado di svilupparlo compiutamente. Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, hanno fotografato bene la situazione della difficoltà nei vari settori. Quello del Commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli presenta una difficolta di reperimento suddivisa percentualmente in: 25% per mancanza di preparazione, 23% per mancanza di candidati e 2% per vari altri motivi.
Come si può rilevare il problema è praticamente suddiviso tra l’assenza di giovani che decidono di intrapprendere una professione qualificata nell’ambito dell’automotive e chi invece  vorrebbe, ma manca di preparazione adeguata.  L’unica speranza è che questo gap professionale, frutto della mancanza di un progetto nazionale formativo specifico negli anni, venga colmato dall’attuale Pnrr nazionale  attraverso gli investimenti previsti per la formazione professionale dei giovani incentivando gli ITS. Processo che comunque non risolve il problema, se non a lunga scadenza.

RIPRODUZIONE RISERVATA ®