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La manifestazione Milano Autoclassica, appena conclusa, è stato uno spaccato cha ha spaziato da alcuni modelli di auto di nuova generazione e ovviamente ai veicoli d’epoca. Alle ultime novità di alcune case costruttrici, è stato esposto un ricco campionario di auto che risalgono all’ultimo secolo e fino ai giorni nostri. Molti solo da vedere, ma moltissimi in vendita da parte di artigiani o commercianti del restauro. Ci ha colpito una frase detta da un appassionato di auto d’epoca che esponeva una vasta gamma di accessori per vetture più o meno datate: “Ma lei ha notato quando entra in una di queste macchine l’odore che emanano?” Risposi che si sente l’odore, ma la sensazione può essere buona o cattiva a seconda dei gusti personali. “È sempre buono – mi rispose – perché i materiali con cui sono state costruite sono prevalentemente naturali: il legno, il ferro, la pelle, la gomma, di plastica se ne vede poca e quella che c’è è limitata a pochi particolari. Tutti questi materiali al proprio naturale odore, hanno assorbito quello della benzina. Questo mix è inimitabile, inebriante, è il fascino aggiunto che hanno le auto d’epoca A tutto ciò – ha aggiunto – si deve unire, l’atmosfera che crea una vettura d’epoca”. In effetti, a ben pensarci, è vero, basta meditare alla storia che è stata vissuta dai modelli esposti.
L’impressione complessiva che abbiamo avuto è stata comunque di una edizione più contenuta nell’esposizione dei veicoli rispetto alle edizioni precedenti, anche se alcuni di questi erano veramente iconici, unici, che da soli hanno catalizzato l’attenzione dei visitatori. Per esempio, la prima Fiat 500 Abarth con tutta la sua prestigiosa storia, che da sola segna un’epoca di vittorie, passioni e sogni dei giovani di quel periodo. Quello che invece ha impressionato favorevolmente, soprattutto per gli appassionati dell’originalità, è stato il padiglione degli accessori dove era possibile trovare qualsiasi cosa, dalle più stravaganti alle più sofisticate, dai motori, ai cambi, a qualsiasi particolare esterno e interno, alle minuterie più piccole, c’era veramente di tutto per tutti i tipi di marche e modelli di veicolo, a dimostrazione che la ricchezza nel nostro paese, per  questo genere di commercio, è ben radicata e difatti, molti sono stati e frequentatori stranieri di questo settore. Nel padiglione abbiamo anche visto parecchie curiosità: auto a pedali d’epoca per bambini, vecchi tricicli, semplici, grezzi, completamente in metallo, di manifattura artigianale. Una delle cose che ci hanno affascinato maggiormente sono stati gli accessori in metallo cromato: calandre, paraurti, cornici fari, piccole scritte ed emblemi, riportati a nuovo.
Fra i veicoli in esposizione vi erano anche alcuni marche e modelli di moto, quello sul quale che siamo soffermati è stato la Motom. Casa fondata nel dopoguerra (1947) e chiusa nel 1970. Chi non conosce la storia di questa marca e i suoi modelli, deve sapere che l’originalità le prestazioni di quello, che in effetti era un motociclo se paragonato ai giorni nostri, costituiva il sogno di molti ragazzi di quella generazione, che faceva diventare tutti piloti con elaborazioni meccaniche clandestine nelle cantine e gare su strade, spesso di campagna, distesi a “pelle di leopardo” sul sedile e sul serbatoio di carburante per offrire meno resistenza all’aria.  
Non è mancato il mercato delle auto d’epoca, di tutte le marche, modelli e età, con prezzi abbastanza abbordabili, se si era abili nella trattativa. Largo spazio è stato riservato all’asta dei veicoli più prestigiosi organizzata da Bonhams, che metteva in vendita modelli di vetture unici nel suo genere con prezzi che variavano da qualche decina di migliaia di euro a oltre un milione.
Non è mancato il mercato delle auto d’epoca, di tutte le marche, modelli e età, con prezzi abbastanza abbordabili, se si era abili nella trattativa. Largo spazio è stato riservato all’asta dei veicoli più prestigiosi organizzata da Bonhams, che metteva in vendita modelli di vetture unici nel suo genere con prezzi che variavano da qualche decina di migliaia di euro a oltre un milione.
Insomma, questa è stata l’edizione di Milano Autoclassica, che visto il successo sicuramente di pubblico, ha  soddisfatto gli appassionati e i commercianti del settore, inoltre, c’erano pure le ragazze che con la loro bellezza hanno rallegrato e “ringiovanito” l’ambiente.

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