ASCOLTAMI

Cambiare questo stato di cose risulta difficile, posto che il numero elevato di micro e medie attività di autoriparatori nel nostro Paese non accenna a diminuire, o meglio a concentrarsi.
Tecnologia, diminuzione del lavoro di manutenzione e riparazione saranno comunque determinanti in futuro per queste aziende e, ovviamente per tutta la filiara del ricambio. L’Italia è un territorio alquanto diversificato che presenta realtà culturali e logistiche disomogenee che privilegiano ancora la fornitura e assistenza del “negozio di prossimità”. Ma nei grandi centri abitati, nelle città metropolitane, questo modo è in buona parte ormai superato a favore della vendita online, grazie anche a gruppi di distribuzione strutturati e di grandi dimensioni. Man mano che si scende verso la provincia e i comuni si ritorna ancora alla classica catena: distributore/ricambista/autoriparatore.
L’acquisto di ricambi online, complice anche il lungo periodo di restrizioni dovuto alla pandemia Covid-19, che ha costretto molti a cimentarsi con le piattaforme internet, è diventato più maturo rispetto al passato. Gli acquisti sono ormai rivolti non solo ai ricambi, ma a tutti quei prodotti anche collaterali inerenti la manutenzione dell’auto: lubrificanti, accessori, prodotti car care e attrezzature.
Le aziende dell’aftermarket sono ormai da anni dotate di strumenti per il commercio elettronico con i propri clienti (i distributori di ricambi), in un sistema chiuso, cosi come la maggior parte dei distributori con il successivo anello della filiera aftermarket, ovvero i ricambisti. Il contesto rimane, comunque, quello di un mercato rivolto ai professionisti, poco incline al fai-da-te per la manutenzione della vettura, anche perché l’identificazione del ricambio giusto rimane una delle tappe chiave del processo.
L’obiettivo rimane comunque quello di accorciare la filiera: distributore-consumatore offrendo scelte digitali semplici, facili nell’utilizzo e tutta una sorta di servizi collaterali (assistenza, velocità di evasione dell’ordine e nella distribuzione) che rendono la scelta online vincente e, magari, anche a un prezzo più concorrenziale.
L’acquisto di ricambi online, complice anche il lungo periodo di restrizioni dovuto alla pandemia Covid-19, che ha costretto molti a cimentarsi con le piattaforme internet, è diventato più maturo rispetto al passato. Gli acquisti sono ormai rivolti non solo ai ricambi, ma a tutti quei prodotti anche collaterali inerenti la manutenzione dell’auto: lubrificanti, accessori, prodotti car care e attrezzature.
Le aziende dell’aftermarket sono ormai da anni dotate di strumenti per il commercio elettronico con i propri clienti (i distributori di ricambi), in un sistema chiuso, cosi come la maggior parte dei distributori con il successivo anello della filiera aftermarket, ovvero i ricambisti. Il contesto rimane, comunque, quello di un mercato rivolto ai professionisti, poco incline al fai-da-te per la manutenzione della vettura, anche perché l’identificazione del ricambio giusto rimane una delle tappe chiave del processo.
L’obiettivo rimane comunque quello di accorciare la filiera: distributore-consumatore offrendo scelte digitali semplici, facili nell’utilizzo e tutta una sorta di servizi collaterali (assistenza, velocità di evasione dell’ordine e nella distribuzione) che rendono la scelta online vincente e, magari, anche a un prezzo più concorrenziale.