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In questi ultimi periodi il tema della sicurezza sul lavoro è dominante, tenuto conto del numero di persone decedute. La sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro è questione prioritaria che non riguarda solo le istituzioni pubbliche, ma tutto il sistema produttivo industriale che con l’innovazione digitale e tecnologica 4.0 ha la necessità di aggiornare le infrastrutture, i sistemi produttivi e fra questi  – in primis – la sicurezza dei lavoratori. Le soluzioni esistono, le regole e le leggi anche, allora cosa non funziona? probabilmente non tutto viene rispettato se poi questa “trascuratezza” provoca un così elevato numero di lutti. Inutile dire che i sistemi produttivi sono insicuri quando non vengono attuati i dispositivi previsti per la sicurezza. Non si può più lasciare che sia l’elemento umano a decidere se e quando attivare un dispositivo di sicurezza in un’epoca dove la tecnologia ha raggiunto livelli di sofisticazione tale da consentire un’elevatissima garanzia per l’operatore.
Di esempi ne abbiamo e guarda caso sono italiani. Una notizia apparsa sul Sole 24ore ci ha colpito particolarmente. La BMW ha scelto proprio un’azienda italiana, la Inxspect di Brescia, per l’installazione di un sistema di sensori sulla propria linea nel processo di saldatura robotizzata che monitorano l’ambiente circostante e in caso di movimenti estranei bloccano il processo. Non più dispositivi fisici che impediscono l’accesso all’area, ma semplici sensori che sono in grado di rilevare la presenza di persone nell’area di operativa dei robot. Un sistema questo che può essere esteso a altre realtà produttive. Forse la tecnologia non risolverà interamente la sicurezza sul posto di lavoro, ma sicuramente è un passo importante per garantire il rispetto delle normative indipendentemente dalla volontà umana.

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