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La carenza delle materie prime e soprattutto della fornitura di microcips, ha messo in crisi il settore dell’automotive.
Se pensiamo che l’elettronica nell’auto pesa per circa il 40%, ci rendiamo conto di quale impatto abbia per il comparto la mancanza di microcips. Significa, allo stato attuale, una diminuzione della produzione di veicoli dichiarata di toyota del 40%, che avrà riflessi anche per il gruppo Stellantis e Wolkswagen. La ripresa economica e tecnologica delle aziende del settore automotive ha messo in crisi i produttori di microcips che nonostante l’aumento della produzione non riescono a soddisfare la domanda mondiale. Dobbiamo pensare non solo alle auto, ma anche a tutte le apparecchiature che montano questi indispensabili circuiti integrati (PC, televisori, smartphone, attrezzature industriali, ecc.).
La soluzione del problema non è di breve durata e si ipotizza che la carenza di questi dispositivi continui per tutto il 2022. Infatti, ci vogliono anni per costuire fabbriche in grado di aumentare questo tipo di produzione.
L’industria automobilistica potrebbe dover diminuire la fabbricazione di circa 4 milioni di vetture (1,4 per la sola Europa), per un mancato fatturato di circa 110 miliardi.