La frase del titolo, resa famosa dalla propaganda Mussoliniana, è tornata di attualità con l’utilizzo degli strumenti connessi a internet in grado di ricevere e trasmettere messaggi, comandi, eccetera. Normalmente ci si riferisce alla domotica delle abitazioni, ma se due e più due fa quattro, allora vale anche per i sistemi di infotainment più sofisticati installati sui veicoli che sono in grado con comandi touch e vocali di eseguire tutta una serie di funzioni e servizi.
Quali garanzie abbiamo che non avviando il sistema questo non sia già in funzione all’accensione della vettura? In effetti le vetture di oggi sono regolate e forniscono il massimo dei servizi e di assistenza se i sistemi informatici, e in qualche caso telematici, sono attivi. Quindi, nessuna garanzia che anche eventuali operazioni o addirittura conversazioni possano essere oggetto di attenzione da parte di terzi.
Qualcuno a questo punto si chiederà se tutto ciò è legale e avendo il sospetto, se non addirittura la conferma, che le conversazioni sono state attenzionate, la cosa si possa evitare, oppure nei casi estremi, si possa adire le vie legali. Nulla di tutto ciò è perseguibile, poiché al momento dell’acquisto dell’auto o della presa di possesso sono stati firmati tutta una serie di documenti, compresa la liberatoria e l’autorizzazione al completo utilizzo dell’infotainment, magari inconsapevolmente. D’altronde, senza queste autorizzazioni concesse molti dei servizi correlati non sarebbe possible erogarli e a questo punto il vantaggi che offre una vettura di ultima generazione connessa a assistita, verrebbero vanificati.
Basta fare attenzione, a casa o in auto, anche se ciò diventa quasi impossibile.
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