Come tutte le storie che si rispettano si dovrebbe cominciare dalla formula: “Cera una volta…”, ma questa non è una favola per bambini, tutt’altro, si tratta di una vicenda durata anni che ha coinvolto un gruppo di persone dotate di particolari qualità tecniche e culturali che facevano parte delle maggiori compagnie assicurative presenti sul mercato. Per chi non era presente, occorre sapere che l’autoriparazione di carrozzeria, dopo l’introduzione della R.C.A. obbligatoria (1969) e fino al 1992, ha valutato e pagato i danni a cose da incidente stradale, su valutazioni effettuate da periti che adottavano parametri di riferimento empirici o tramandati dagli usi locali. Da subito è nata la necessità di avere riferimenti tecnici comuni che fornissero stime omogenee e corrispondenti alle attuali tecniche costruttive, e riparative, che facessero conoscere le ultime attrezzature e i prodotti utilizzati, e che soprattutto fornissero aggiornamenti costanti e regolari ai tecnici adibiti alla stima e liquidazione dei danni auto. Nacque così nel 1981 Il CESTAR (Centro Studi Auto Riparazione), consorzio fra le compagnie assicurative che nel dicembre 2007 è stato acquistato da Assicurazioni Generali S.p.A. Il CESTAR, nei quasi 25 anni di operatività, ha svolto un ruolo essenziale nel panorama assicurativo e riparativo delle autovetture in Italia, curando non solo la formazione degli addetti (Periti e Liquidatori), ma fornendo anche assistenza e informazioni tecniche ai costruttori di attrezzature, prodotti e ai fabbricanti di auto attraverso i test di danneggiabilità e riparabilità a basso impatto (urto da città).
Ritorniamo alla nostra storia e focalizziamoci sul mercato assicurativo che a quell’epoca aveva la necessità di omogeneizzare la stima dei danni auto, basati non solo sull’esperienza e capacità negoziale del perito. Al mercato assicurativo necessitavano, invece, dati certi per il contenimento dei costi, programmare piani tariffari e presentare i bilanci del ramo alle autorità competenti. Sulla scia di alcuni gruppi assicurativi, sono così nati nuclei interni alle assicurazioni costituiti da tecnici prelevati dalle case costruttrici, dalle strutture adibite all’assistenza veicoli e da personale interno alle stesse assicurazioni, opportunamente predisposto e preparato. Solo negli anni novanta è però maturata nel settore auto dell’associazione ANIA la necessità di dover ricercare dati di riferimento e comportamentali anche per i riparatori, al fine di evitare i contrasti e i contenziosi conseguenti. Nel 1992, dopo non poche difficoltà, vide la luce l’accordo tra l’ANIA, in rappresentanza del mercato assicurativo, e le associazioni maggiormente rappresentative sul territorio nazionale degli autoriparatori ( CNA, Confartigianato e CASA artigiani) che si dotarono di un tempario di riparazione comune e regole per la gestione del sinistro. Accordo che tutti noi sappiamo è durato fino al 2003 quando l’Antitrust ne ha decretato il suo decadimento.
Se questa è sommariamente la storia di quella che si può definire una vera e propria rivoluzione tecnologica e gestionale, che per alcuni punti dura fino ai giorni nostri, dobbiamo dare atto che gli artefici di questo immane lavoro, e l’aggiornamento successivo della metà degli anni novanta con il sistema cosiddetto dei “Microtempi”, alcuni rappresentati nella foto allegata, non si sono mai persi di vista, anche quando il rapporto di lavoro con le rispettive società è terminato. Una tradizione che continua negli anni, mediante un incontro annuale in occasione degli auguri natalizi.
AUGURI DI BUONE FESTE A TUTTI VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE