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Il 12 giugno Assogastecnici, l’associazione di Federchimica che rappresenta le imprese produttrici e distributrici di gas tecnici, speciali e medicinali, ha promosso “Hydrogen Esperience” una giornata esperienziale di approfondimento dedicata all’idrogeno e alle tecnologie collegate. L’evento si è svolto presso ASC Automotive Safety Centre di Vairano.
La storia dell’idrogeno non nasce oggi, ma vanta una lunga esperienza con utilizzi che arrivano al secolo di età e tecnologie all’avanguardia. Le aziende della filiera dell’idrogeno che operano sul mercato italiano sono pronte per dare il loro contributo alla decarbonizzazione, in uno scenario nel quale è ormai evidente che la transizione non sarà realizzata con un singolo vettore energetico, ma grazie a un mix equilibrato di fonti e tecnologie in progressiva evoluzione. La criticità più importante è rappresentata dai costi ancora elevati, sebbene l’attesa crescita dei volumi di produzione degli elettrolizzatori e la crescente disponibilità di energia rinnovabile a basso costo facciano ben sperare riguardo ai tempi.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel suo messaggio ha confermato la disponibilità del suo dicastero: “Ad ogni interlocuzione che ci aiuti a sviluppare ulteriormente questa filiera. L’economia dell’idrogeno è un tema centrale che attraversa le dimensioni della sicurezza energetica, dello sviluppo tecnologico e dell’autonomia strategica. Se l’Europa vuole incrementare sempre di più i propri target ambientali – ha sottolineato -, dobbiamo sfruttare il potenziale offerto da ciascuna tecnologia. Abbiamo, infatti, tutte le competenze per giocare un ruolo di primo piano nell’idrogeno, anche per il nostro posizionamento nel quadro internazionale. Sicurezza e sovranità energetica significano contare su catene del valore presenti o realizzabili sul territorio europeo e non in aree ad elevato rischio geopolitico. Per questo – ha proseguito – negli ultimi 3 anni l’Italia, anche grazie al PNRR, sta investendo in modo strutturale e costante sullo sviluppo del settore: dalla ricerca (con gli IPCEI), alla produzione di elettrolizzatori, alla produzione di energia tramite appunto le cosiddette ‘H2 Valleys’, al consumo, anche grazie ai contratti di sviluppo per la decarbonizzazione dei processi produttivi. Un vero esempio di politica integrata”.
Mario Paterlini, amministratore delegato del gruppo Sapio, ha voluto sottolineare da un lato il tema della sicurezza e dall’altro quanto l’idrogeno sia già ampiamente utilizzato in molte applicazioni della nostra quotidianità: “L’idrogeno è un elemento sicuro tanto quanto gli altri tipi di gas che usiamo ogni giorno in casa o nelle nostre attività economiche. É sicuro perché ci sono oltre 100 anni di storia di innovazioni nella produzione e nella sua distribuzione che lo hanno reso tale. É sicuro perché lo conosciamo nelle sue caratteristiche più profonde, perché lo utilizziamo in decine e decine di settori, dai mezzi di trasporto al riscaldamento a innumerevoli campi industriali. Ma non è solo sicuro: l’idrogeno è soprattutto green. Anzi, se parliamo del settore mobilità, è sicuramente il ‘combustibile’ più green che si possa utilizzare”. (VEDI L’INTERVISTA)
Sono poi seguiti gli interventi di Gianluca Cremonesi, Presidente Assogastecnici: “La produzione dell’idrogeno è nata insieme alla produzione degli altri gas industriali già intorno agli anni ’20 del secolo XX. A questa storia centenaria si è affiancato, nel nostro settore, un livello altissimo di competenze tecniche e di sicurezza. L’utilizzo in campo energetico non è recente. Ad esempio, l’astronautica lo ha sempre utilizzato come vettore energetico: sia come propellente per i razzi sia come accumulo energetico da convertire tramite fuel cell. Serve una road map che possa fare la differenza per fare un nuovo passo avanti, in particolare nella direzione dell’idrogeno verde”.
Alberto Dossi, Presidente H2IT: “Non c’è dubbio che l’Italia si possa posizionare strategicamente in tutti i segmenti di riferimento del settore dell’idrogeno, dalla produzione agli utilizzi finali nella mobilità, nell’industria e nella produzione di energia. L’industria – ha proseguito, oggi ha bisogno di incentivi sui costi operativi, per rendere l’idrogeno verde sostenibile e competitivo”.
Astrid Kofler, Presidente SASA SpA: “Sasa ha iniziato a sperimentare autobus a idrogeno nel 2013 con esiti positivi. In collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano e altri partner SASA punta a sviluppare una regione modello per la mobilità sostenibile e sta lavorando all’evoluzione di una filiera dell’idrogeno prodotto da fonti locali rinnovabili, con lo scopo di trasformare l’Alto Adige e l’asse del Brennero in una vera e propria Hydrogen Valley.”
Elisabetta Oliveri, Presidente del Gruppo Autostrade per l’Italia SpA e di Sagat SpA, società di gestione dell’Aeroporto di Torino: “La complessità del processo di decarbonizzazione dei trasporti richiede un approccio aperto a diverse soluzioni e l’idrogeno è una di queste. È importante passare ad una fase sperimentale per valutarne l’impiego in ambienti operativi complessi qual è un aeroporto, così come il possibile apporto ai fini della riduzione delle emissioni del trasporto su gomma, che è e rimarrà la modalità di trasporto nettamente prevalente.”
“Siamo convinti che l’idrogeno sarà sempre più al centro di una mobilità a zero emissioni con il fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dai Governi in tutto il mondo – ha dichiarato Michele Viale, Direttore Generale Alstom Italia e Presidente e AD Alstom Ferroviaria.
Sono poi proseguiti gli interventi di: Massimiliano Antonini, Managing Director Hysytech Srl, Andrea Bombardi, Carbon Excellence Reduction Executive Vice President Rina SpA, Paolo Carrera, Direttore Generale H2 Energy, Tommaso Lucchini professore del Politecnico di Milano, Alberto Ruffino, H2-mobility Business Development Manager della BU Truck IVECO SpA, Silvia Cesarini, STS Deloitte, che hanno fornito il loro contributo nella promozione dell’idrogeno quale vettore energetico sostenibile.
A conclusione della giornata tutti i partecipanti hanno potuto provare sulla pista di Vairano la Toyota Mirai di ultima generazione, alimentata a idrogeno verde e viaggiare su un autobus Solaris, messo a disposizione da Sasa SpA.
Intervista a MARIO PATERLINI