Se c'è una categoria di professionisti che nel tempo non ha fatto grandi cambiamenti metodologici e qualitativi nella sua professione è quella dei periti assicurativi. Perchè affermiamo ciò, ve lo spiegheremo in questo articolo. Abbiamo un veicolo, abbiamo un costruttore di quel veicolo, abbiamo un incidente nel quale è rimasto coinvolto quel veicolo, abbiamo un'assicurazione che deve rispondere dei danni (risarcire chi ha ragione nell'incidente), abbiamo un autoriparatore, abbiamo un perito assicurativo. Questa catena di soggetti è parte attiva nell'intero processo, di riparazione, di stima e liquidazione, meno che i periti assicurativi, i quali possono essere coinvolti facoltativamente, a discrezione delle compagnie assicurative. Al di la della legge di settore, del codice delle assicurazioni e di tutte le modifiche e precisazioni che si sono susseguite nel tempo, c'è da considerare che questa figura professionale è sempre stata tenuta ai margini sia per il contributo tecnico che è in grado di esprimere sia per la parte economica, relativa a una remunerazione squalificante, se paragonata ad altre analoghe professioni e all'impegno tecnico e gestionale necessario per portare a termine il mandato.
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