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Noi ve l’avevamo già detto! (…). Nel momento cruciale dell’epidemia da Coronavirus, tra la confusione generale dei provvedimenti tampone per contrastare il diffondersi della pandemia, i  “famosi” comitati scientifici consulenti del governo, avevano sfornato  direttive, regole, prescrizioni sanitarie e fra queste anche i presidi da adottare per la sanificazione con alcuni agenti chimici. Nulla invece per i presidi utilizzati da anni, adottati addirittura per sterilizzare ambienti, attrezzature e strumenti utilizzati nelle sale operatorie degli ospedali, studi medici e odontoiatrici, per l’aria e per l’acqua. La motivazione data a posteriori è stata quella che non esisteva prova che questi presidi agiscano contro il Covid-19, anche se la letteratura scientifica mondiale aveva da sempre confermato la loro efficacia contro la “famiglia” dei Coronaviurs (di cui fa parte il Covid-19).
Questi presidi “dimenticati” si riferiscono prevalentemente al gas Ozono e ai raggi UV-C. Ebbene ora, per l’Ozono esiste un’evidenza scientifica da parte del Medical University e dal Consorzio MBT di Nara in Giappone che conferma la sua validità contro  il Covid-19, mentre i raggi UV-C si sono presi una clamorosa rivincita essendo stati adottati come presidio di eccellenza in varie strutture ospedaliere, ma addirittura per sanificare in modo efficiente e immediato autobus, treni, aerei, ascensori e auto.