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Il titolo non è una battuta. Le modifiche richieste nel Decreto Semplificazioni per il nuovo codice della strada prevedono che anche gli operatori ecologici (netturbini) possano elevare contravvenzioni e far rimuovere il veicolo nell’ambito di intralcio del proprio lavoro. In pratica per chi parcheggia davanti o vicino a un cassonetto, oppure in area dove è prevista la pulizia della strada, può ricevere la multa dall’addetto alla pulizia. La proposta dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, il livello di cultura giuridica e funzionale di chi ha suggerito tale modifica al codice della strada, magari facendola passare come semplificazione, dimenticando che dare la qualifica di “pubblico ufficiale”, quale è quella di ausiliario della sosta nell’esercizio delle proprie funzioni è figura specificatamente preparata, che ha frequentato corsi di preparazione e aggiornamento e pertanto competente, soggetta a regole ben precise (anche morali) per la compilazione dell’avviso di contestazione (ora pare anche del verbale d’infrazione). Niente contro i netturbini, ma la loro attività e ben definita e impegnativa senza appesantirla di incombenze e responsabilità burocratiche.
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