"Chi non impara non cresce e chi già sa, si aggiorni!"

Dai, dai che ce la facciamo!

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La mobilità elettrica sta creando un po’ troppi problemi, almeno in Italia, le istanze del Governo hanno fatto breccia anche in altri paesi che non vedono nell’elettrico la soluzione a tutti i problemi climatici nei tempi previsti, ma soprattutto creano molte controindicazioni all’economia interna. Se da un lato si tende alla decarbonizzazione entro il 2035 dall’altro alcuni gruppi internazionali, compresa la nostra ENI, investono decine di miliardi di euro nella sperimentazione e produzione di biocarburanti.

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C’è qualcosa che non quadra

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Nel leggere l’annuncio di ENI che comunica la disponibilità di biocarburante, già presente in 50 Eni Live Station in Italia e entro fine marzo in 150, utilizzabile dalle motorizzazioni omologate, vedo una contraddizione con quanto previsto dai regolamenti già approvati e confermati dalla Comunità Europea, circa la dismissione delle motorizzazioni endotermiche a partire dal 2035 e successivamente per i veicoli industriali.
Il primo diesel di Eni Sustainable Mobility prodotto con 100% di materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva (UE) 2018/2001 “REDII”), si chiama HVOlution e dovrebbe servire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti anche pesanti, tenuto conto delle emissioni allo scarico, perché utilizzabile con le attuali infrastrutture e in tutte le motorizzazioni omologate, di cui mantiene invariate le prestazioni.

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Alimentazioni alternative: l’idrogeno

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La transizione ecologica prevede a distanza di anni (2035), quasi esclusivamente l’alimentazione elettrica per la mobilità dei veicoli, attraverso la ricarica delle batterie. In realtà esistono sistemi alternativi che consentono la produzione di energia elettrica producendola in proprio dallo stesso veicolo, attraverso l’idrogeno che nel suo ciclo ha un impatto zero, anzi migliora il clima, emettendo allo scarico solo acqua. Inoltre la mobilità con l’idrogeno permette un’autonomia ben superiore a quelle delle full elettriche attuali e, cosa da non sottovalutare consente un rifornimento in soli cinque minuti, anzichè i tempi biblici per la ricarica delle batterie. 

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Riciclare è la parola chiave del futuro

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Il costo dell’energia per lavorare le materie prime, la loro carenza sul mercato, il risparmio di emissioni di CO2 e il rispetto per l’ambiente, stanno facendo la fortuna delle aziende dedite al riciclaggio. Non tutte però, sono in grado di organizzare logisticamente la raccolta dei materiali dismessi e di lavorarli con tecnologie avanzate per poter poi essere reimpiegati alla pari di oggetti nuovi.  
Eurovetro è un’azienda che, come dichiara in un suo slogan: “da rifiuto a risorsa”, ha creato una filiera che riesce ad effettuare la raccolta differenziata urbana del vetro, attraverso sistemi vari di raccolta: campane stradali, contenitori distribuiti presso le singole utenze domestiche, condominiali e commerciali, centri di raccolta comunali. Si è anche specializzata nel recupero dei parabrezza per auto in partnership con Carglass, primaria azienda nazionale e internazionale di riparazione e sostituzione cristalli per auto.

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Auto euro 6 raggiungono il 25%

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Lo svecchiamento del parco circolante, di cui l’Italia è uno dei paesi a più elevato numero di veicoli circolanti con un’età media di circa 11 anni, è un processo lento che ci vede tra gli ultimi nei paesi europei. Il rinnovo dei veicoli è uno dei requisiti che contribuisce a raggiungere un sistema ecologico sostenibile, soprattutto nei grandi centri urbani e aree metropolitane. I veicoli di recente costruzione euro 6 e variazioni successive, contribuiscono notevolmente a raggiungere gli obiettivi prefissati, ma la loro incidenza è purtroppo ancora limitata alle flotte e alle aziende, molto meno ai privati.

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L’Italia conferma lo stop ai motori endotermici dal 2035

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Il 10 dicembre il Governo ha deliberato l’abbandono dei motori endotermici entro il 2035, mentre per i furgoni e veicoli commerciali leggeri entro il 2040. E’ questa la decisione che è stata adottata dal Comintato interministeriale per la Transizione ecologica (Cite), in linea con le indicazioni dell’Unione europea che chiede di tagliare i gas serra del 55% entro il 2030. Spagna, Francia e molti altri paesi europei han già definito una data limite al 2030, 2035, 2040 dopo la quale non si potrà più commerciare mezzi a combustione interna.

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Elettrico e futuro dell’auto

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La prossima revisione degli standard sulle emissioni dei veicoli leggeri da parte del Parlamento europeo, prevista per giugno 2021, potrebbe rendere impossibile la commercializzazione di veicoli termici dal 2035 diversi da quelli elettrici.
“Lo standard sulla CO2 sarà così severo che, allo stato attuale della tecnologia dei motori benzina e diesel, i propulsori termici non saranno più in grado di soddisfare il nuovi limiti”, ha spiegato Pascal Canfin, presidente della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo.

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Ceramica antivirus

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Il nostro impegno è quello di dare informazioni ai lettori ed anche se la notizia, che abbiamo letto su alcuni quotidiani nazionali, non è strettamente attinente al settore di cui ci occupiamo prevalentemente, l’Automotive e la riparazione dei veicoli, ci è apparsa subito interessante e degna di essere divulgata in un momento particolarmente difficile per il genere umano. Prima però di essere da noi ripresa, abbiamo voluto approfondire quanto dichiarato dal Gruppo di aziende che l’ha lanciata.
Ebbene! Stiamo parlando di ceramica che attraverso alcune componenti in essa contenute è in grado di “disattivare” (distruggere) batteri e virus, compreso quello della Sars-CoV-2 (responsabile del Covid 19).

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2° Automotive Campus, come cambia la mobilità

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Il 2° Automotive Campus, organizzato da Duessegi Editore e dalle riviste: ioCarrozziere, Il Giornale del Meccanico e il Giornale dell’Aftermarket, lo scorso 10 ottobre, oltre a decretare il successo della manifestazione con circa 650 presenze e oltre 40 relatori ed esperti altamente qualificati, ha prodotto interessante materiale sui vari argomenti trattati. Vediamo quello di Marco Granelli, Assessore di Mobilità e Ambiente del comune di Milano.

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Lombardia, incentivi anche al diesel

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La Regione Lombardia si distingue anche in fatto d’incentivi più ampi per il rinnovo delle flotte aziendali per all’acquisto di veicoli con bonus esteso ad auto, bus e autocarri pesanti, anche benzina e diesel riservati a imprese micro, piccole e medie con sede operativa sul proprio territorio.

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