Tempo di lettura 3 minuti

Il 2° Automotive Campus è stato un successo. A decretarlo sono stati gli oltre 600 partecipanti e i 70 sponsor che hanno manifestato ampia soddisfazione per l’edizione appena conclusa.
Gli autoriparatori stanno attraversando un momento difficile a causa della tecnologia avanzata sui nuovi veicoli. L’aggiornamento culturale e tecnico indispensabile per continuare a mantenere e sviluppare la propria attività comporta impegni, anche economici, la cui decisione non è facile da prendere per un’attività che è tradizionalmente legata alla manualità artigianale. Quali attrezzature acquistare? Quali corsi formativi occorre frequentare per preparare sé stessi e i propri operatori? Sono solo alcune delle problematiche che l’artigiano imprenditore moderno deve affrontare, e le idee non sono sempre chiare, per cui molti autoriparatori preferiscono stare alla finestra per vedere come si evolve il mercato. Soluzione errata, perché intanto i costruttori di veicoli continuano a sfornare modelli sempre più sofisticati, elettronicamente assistiti, connessi e con motorizzazioni diversificate.
Il 2° Automotive Campus, che si è svolto il 10 ottobre presso l’UNAHotel di Pero (MI) organizzato da Duessegi Editore, dalle riviste IoCarrozziere, Il Giornale del Meccanico e il Giornale dell’Aftermarket, ha cercato di fare chiarezza sulle problematiche connesse all’automotive e sciogliere i dubbi che ancora attanagliano tutti gli operatori della filiera, con particolare riferimento all’autoriparazione.
I circa 600 partecipanti hanno potuto assistere, nel corso dell’intera giornata, ai numerosi e autorevoli interventi da parte dei rappresentanti delle assicurazioni, in primis il direttore Business ANIA Umberto Guidoni e via via tutti massimi esponenti delle associazioni di rappresentanza degli autoriparatori, delle flotte, dei consumatori, dei produttori di attrezzature e fabbricanti di prodotti, non ultime le istituzioni pubbliche della Regione Lombardia, del comune di Milano e del Governo.
Fra i temi trattati, ampio spazio è stato dedicato alla necessità di formazione e informazione tecnica dell’autoriparatore per poter intervenire sui nuovi veicoli dotati di sistemi ADAS, con suggerimenti da parte dei massimi esperti del settore su cosa fare o non fare per effettuare una riparazione con garanzia di risultato, secondo le specifiche del costruttore dell’auto.
Infine, è stata fatta maggiore chiarezza sull’interpretazione corretta delle “Linee guida per la riparazione a regola d’arte”, recentemente firmate dall’ANIA e delle associazioni maggiormente rappresentative dei riparatori e dei consumatori.
Giuseppe Polari a chiusura dell’evento ha dichiarato: “Lo sforzo compiuto da tutto lo staff di Duessegi Editore, a cui va il nostro ringraziamento, è stato ripagato dall’ampia soddisfazione dimostrata da partecipanti e dalle aziende sponsor che ci impegna a fare ancora meglio nella prossima 3° edizione dell’Automotive Campus del 2020”.

Galleria immagini.

[ngg src=”galleries” ids=”3″ display=”basic_thumbnail”]