BYD aggredisce il mercato europeo
La BYD pur di primeggiare sui mercati è disposta a ridurre i margini e abbassare il costo dei propri veicoli.
Nella realtà una vettura a valore di mercato che è stata messa sul mercato un anno fa a 24.400 euro, viene messa oggi sul mercato a 14.400 euro. C’è da chiedersi quale impresa europea è in grado di abbassare i propri costi per contrastare l’avanzata del gruppo cinese.
Coraggio, lungirmiranza, possibilità economiche? Forse è un mix di tutte e tre le condizioni con l’aggiunta di sconti, incentivi e margini sempre più ridotti che permettono queste scelte commerciali.
C’è anche da chiedersi come sia possibile una diversificazione così importante dei costi tra i due mercati Cinese e Europeo, tenuto anche conto che il calo del titolo sulla borsa cinese è stato immediato del 8,6%. Occorre però considerare che il gruppo può contare su una capitalizzazione superiore ai 170 miliardi di dollari e che i suoi titoli da inizio anno si sono incrementati del 60%. Quindi, il margine operativo può anche essere sacrificato (+6%) a fronte di un’avanzata dei volumi di vendita sul mercato, portandosi ad aumentare del 20-30% le consegne.
Non tutte le fabbriche di auto cinesi reggono
Changan e Leapmotor si sono adeguate alle nuove strategie di BYD, anche se c’è da registrare che alcune case automobilistiche cinesi sono in perdita. Ciò nonostante BYD ha registrato una performance di vendita sul mercato europeo, in particolare delle elettriche senza precedenti, superando Tesla.
Il Governo cinese per il momento sta a guardare, ma comicncia a preoccuparsi che questo anomalo approccio al mercato non faccia scoppiare un’altra bolla simile a quella immobiliare, per cui c’è da aspettarsi quanto prima una correzione.