
E in Italia come siamo messi, se si rispetta la mobilità elettrica prevista dal piano Europeo? Prendiamo a prestito le parole autorevoli di Luca Marchisio, Head of Strategy di Terna Spa:
“Ogni auto a batteria, con una percorrenza media di poco più di 10 mila km, consuma in un anno 2 MWh di elettricità, quindi un milione di auto sono 2 TWh, 10 milioni 20TWh e così via. Per i 4 milioni di BEV e i 2 milioni di PHEV, che consumano anche benzina, previsti dal Piano Nazionale Energia e Clima, il PNIEC, al 2030 noi stimiamo 10 TWh di energia elettrica all’anno. Queste sono le stime degli scenari alla base dei nostri piani strategici energetici. Rispetto al fabbisogno nazionale di 320 TWh dell’ultimo anno ante Covid, questo numero è significativo ma facilmente gestibile. Non è un numero che preoccupa”.
Secondo Christoph Erni, fondatore e CEO di Juice Technology, quando tutte le auto, i camion e gli autobus sulle strade del mondo saranno alimentati ad energia elettrica, il consumo combinato di tutti questi veicoli rappresenterà solo il 9% del consumo globale di elettricità. Le ragioni sono due: la prima è che i veicoli elettrici sono incredibilmente efficienti, la seconda è che l’industria e la società nel suo complesso consumano già una quantità di energia estremamente elevata.
L’analisi mette chiaramente in evidenza che il problema energetico relativo al consumo di elettricità nella mobilità su strada, non rappresenta una preoccupazione, soprattutto lungo il periodo della transizione, dove molteplici potrebbero essere le fonti alternative.
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