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Vi ricordate l’espressione napoletana “adda passà ‘a nuttata” che viene spesso pronunciata nei momenti difficili e che sta a indicare l’attesa che dopo il buio risorge nuovamente il sole. Ebbene! Nel caso di decisioni aziendali in un periodo di veloci cambiamenti tecnologici e dinamiche del mercato, in particolar modo quello dell’auto, prendere tempo può essere deleterio. Il dubbio che attanaglia molti artigiani imprenditori che vivono il mondo dell’autoriparazione è quello di capire quali sono le scelte più appropriate in un momento di particolare dinamicità tecnologica e gestionale dei veicoli. Molti l’hanno già fatto, altri aspettano per capire cosa fare. Tutto sembra cambiare rispetto al passato e decidere quale è la strada giusta da prendere può non essere facile. 
Contrariamente a quanto si pensi non sono i costruttori a complicare la vita agli autoriparatori, ma i regolamenti europei che li costringono a dotare i veicoli di dispositivi vari per la sicurezza dei conducenti e gli utenti vulnerabili della strada, pena la non omologazione.
Ciò premesso, per sapere dove andremo a finire e quali scelte sono da operare, basta scorrere il regolamento (UE) 2019/2144 relativo all’omologazione e immatricolazione dei veicoli in ambito europeo per offrire un elevato livello di sicurezza, il consumo di carburante e le emissioni di CO₂, attualmente previsti e quelli per gli anni futuri. Diciannove articoli e numerose tabelle che contengono le direttive di cui dovranno essere dotati i veicoli per l’omologazione con effetto dal 6 luglio 2022 e fino al 2029, ma molti di questi erano già previsti e altri sono entrati obbligatoriamente in vigore dal 5 gennaio di quest’anno.
I sistemi avanzati per tutte le categorie di veicoli a motore riguardano:

  • adattamento intelligente della velocità;
  • interfaccia di installazione di dispositivi di tipo alcolock;
  • avviso della disattenzione e della stanchezza del conducente;
  • avviso avanzato di distrazione del conducente;
  • segnalazione di arresto di emergenza;
  • rilevamento in retromarcia;
  • registratore di dati di evento.

Come potete vedere in questa breve panoramica, tutto quello che i costruttori stanno facendo per dare ai clienti maggiori servizi e optional, altro non è che l’esecuzione di quanto già previsto dal regolamento europeo, pena la non omologazione dei propri veicoli.
Una nota a parte riguarda le misure in materia di sicurezza del software che non dovrebbero tuttavia compromettere gli obblighi per il costruttore di veicoli di fornire l’accesso a informazioni diagnostiche globali e a dati di bordo pertinenti per la riparazione e la manutenzione del veicolo.
Ora che conosciamo la sequenza tecnologica e temporale costruttiva dei nuovi veicoli, siamo in grado di decidere quando e cosa fare per adeguare il nostro know out tecnico, e mettere le nostre aziende in condizione di poter rimanere competitive sul mercato senza aspettare che passi “a nuttata”.

L’articolo più esteso verrà pubblicato su ioCarrozziere di Marzo 2020.