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Anche per la Cina il mercato europeo non si presenta facile. La cinese Great Wall  Motor, una delle più importanti case automobilistiche cinesi, chiude la sede euiropea di Monaco di Baviera licenziando i 100 dipendenti, a causa delle vendite auto nel 2024 deludenti. Non solo il calo delle vendite di auto ha fatto maturare la decisione, ma anche l’applicazione di dazi doganali da parte dell’Unione europea previsti dopo le elezioni.
Anche gli altri player cinesi che vedono nel mercato europeo uno sbocco per il surplus di auto prodotte in Cina, potrebbero rimanere delusi. Infatti, il trend delle vendite di auto full elettriche e ibride è risultato inferiore ai piani di transizione energetica di Bruxelles.
Secondo i dati di Acea, lo scorso anno l’aumento delle immatricolazioni è stato del 37% e la quota sul totale ha sfiorato il 15%. Quest’anno l’incremento è solo del 6,4% e la quota è dell’11,9%. Anche la quota dei brand cinesi sulle immatricolazioni non decolla, anzi, registra una lieve flessione nei primi mesi dal 3 al 2,9%.
L’invasione delle auto cinesi rischia di essere un floop. I segnali ci sono tutti, i porti di Bremerhaven, sul Mare del
Nord e quelli belgi, sono diventati enormi parcheggi con migliaia di auto cinesi in attesa di compratori.