Il noleggio va alla grande
I dati degli ultimi anni mostrano un’avanzata inarrestabile del noleggio dei veicoli, rispetto all’acquisto. Ci sarà una ragione pratica, commerciale perchè ciò avviene? O è solo una svolta inopinata nelle scelte del consumatore. Sicuramente ci sarà una componente pratica, forsanche economica, se siamo arrivati al 28% di veicoli noleggiati a lungo termine. Su 15 miliardi di fatturato complessivo 12,5 riguardano il noleggio a lungo termine con una flotta di 1,3 milioni di veicoli.
Normative sempre più restrittive, vincoli alla mobilità nei centri urbani, costi elevati per i veicoli alimentati ad energia elettrica, hanno contribuito notevolmente alle scelte del pay-per-use, tanto da diventare una componente strutturale del mercato automobilistico italiano.
Normative realistiche e scelte chiare
Non c’è niente di più deleterio, che mettere il consumatore di fronte all’incertezza delle scelte, in questi casi sceglie il minore dei mali, e soprattutto verso scelte temporanee, dalle quali è possibile sganciarsi quando si vuole. Il noleggio a lungo termine permette di non sbilanciarsi e di riequilibrare l’utile alle proprie finanze senza dover rinunciare al dilettevole.
L’Europa è divisa sulla mobilità veicolare, non certo sugli obiettivi finali di contenimento delle emissioni nocive, ma è l’approccio che vede alcuni paesi con percentuali di acquisto dei veicoli elettrici elevato e altri che li hanno acquistati con estrema cautela, decretando praticamente l’insuccesso della transizione ecologica prefissata dalla UE.
Che si tratti di un periodo transitorio è certo, ma è altrettanto certo che le scelte future del consumatore dipenderanno dalla possibilità concreta che il mercato europeo e dei costruttori permetta l’acquisto di veicoli con tecnologia e mobilità garantite nel lungo periodo: “É il consumatore che fa il mercato e non viceversa”.
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