La protezione di parti delle vetture è una lotta continua contro chi vuole sfruttare commercialmnete le caratteristiche dei particolari di un prodotto copiandone pedissequamente il disegno o la forma. La questione è stata sottoposta alla Corte di Giustizia Eropea (sentenza C – 123/2020) tra la casa automobilistica Ferrari per il modello “FXX K” e Mansory Design & Holding GmbH. Ebbene la Corte ha chiarito l’ambito di applicazione della tutela del design non registrato che nasce dalla presentazione al pubblico del prodotto. Le possibilità per il fabbicante del prodotto sono quelle della registrazione nazionale e comunitaria del disegno o modello, o la non registrazione. Nel primo caso la tutela del prodotto dura venticinqe anni, mentre nel secondo caso, “desing non registrato”, effettuatata entro un anno, la protezione vale per tre anni contro ogni copiatura dalla presentazione al pubblico.
Il caso riguardava la casa automobilistica Ferrari che ha presentato al pubblico il suo modello di alta gamma “FXX K” attraverso un comunicato stampa nel 2014, mostrandone immagini della parte frontale e laterale. Dal 2016, la società tedesca Mansory Design ha commercializzato Kit di accessori con lo stesso design e forma che modificavano l’aspetto di un altro modello di Ferrari. La casa costruttrice ha contestato subito la commercializzazione di questi kit, ritenendo che fossero stati violati i propri diritti come design non registrato insistenti sulla parte anteriore del proprio veicolo. Il giudice tedesco ha rinviato la causa alla Corte di Giustizia Europea che ha affermato il principio per cui la divulgazione al pubblico di immagini di un prodotto nel suo insieme vale anche quale divulgazione dei disegni o modelli delle parti o componenti del prodotto, a condizione che l’aspetto di tale parte o componente sia chiaramente identificabile.
Una migliore protezione dei disegni e modelli non solo promuove la contribuzione dei singoli disegnatori all’eccellenza della produzione comunitaria in questo campo, ma incoraggia anche i processi innovativi e l’emergere di nuovi prodotti e gli investimenti produttivi.
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