La riorganizzazione del Gruppo Volkswagen
Anche se non è l’esodo degli ebrei, raccontato nelle sacre scritture, quello della Volkswagen previsto per il 2030, è senz’altro altrettanto imponente, ancora di più se si pensa al numero dei lavoratori coinvolti. Sono ben 20.000 mila le uscite volontarie previste, un numero enorme, ma ancora più grande è la dismissione di 35.000 lavoratori del gruppo etro la fine del decennio. Scelte obbligate da un mercato che non tira più, la transizione ecologica ha rivoluzionato i mercati sia per tecnologia applicata che per modifica radicale della mobiilità.
La riorganizzazione del gruppo prevede che la capacità produttiva cali di circa 700.000 unità, per affrontare con sufficienti margini di profitto i mercati.
La scelta del tutto elettrico, con tutte le problematiche finanziarie che si porta dietro, evidentemente non fa desistere il Gruppo, compresa Audi e Porsche. Infatti è prevista la riconversione alla fabbricazione in alcuni stabilimenti dei veicoli elettrici in Germania, entro il 2027, anche se ciò dovrebbe comportare la riduzione della settimana di lavoro a quattro giorni. Inoltre, la fabbricazione di auto con motorizzazioni endotermiche (Golf) verrà spostata negli stabilimenti messicani.