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Il cambio di tecnologie nella costruzione dei veicoli, l’avanzamento rapido di sistemi innovativi sulla mobilità, basati prevalentemente su componenti hardware e software, non ha fatto seguito a una preparazione adeguata di figure professionali in numero sufficiente alle richieste del mercato. L’adeguamento è infatti inevitabile alla luce del forte aumento della quota di mercato dei veicoli con sistemi di propulsione alternativi. Sempre più spesso nelle interviste ai vari imprenditori, sentiamo la lamentela che non manca il lavoro, ma le competenze umane per poterlo svolgere. Non è un problema nuovo, anche in passato, man mano che la tecnologia si evolveva nei materiali, nelle vernici, nei sistemi di controllo e assistenza alla guida, c’è sempre stato bisogno di formare, anzi aggiornare, le figure professionali addette ai vari settori, questo però avveniva abbastanza regolarmente attraverso organizzazioni private o professionisti che erano in grado di fornire le informazioni necessarie in forma compiuta o come si usa dire oggi a 360°, sull’intero prodotto auto e non contestualizzate solo per un settore. Molto spesso ci si limita ad aggiornare, sulle caratteristiche e sul corretto modo d’uso, gli operatori addetti ai vari reparti della riparazione da parte delle case produttrici di vernici o di attrezzature, quando c’è il lancio di un nuovo prodotto. Nel caso dei veicoli di nuova produzione questo non è più sufficiente, occorrono figure professionali nuove con conoscenze informatiche, telematiche, sulla gestione e diagnostica completa di un’auto, che ormai è un computer su ruote, e questo lo può fare la scuola professionale, oppure organizzazioni ad hoc che prevedano un intero ciclo formativo specifico per ogni attività. In Italia purtroppo da anni non esistono più organizzazioni private o pubbliche con le caratteristiche, in grado di fornire questo genere di formazione. I vari istituti attualmente esistenti sono efficaci nel fornire ai futuri professionisti le basi teroriche e, nel programma scuola-lavoro, pratiche, ma ci vogliono anni prima che chi frequenta queste scuole sia preparato per affrontare il mercato del lavoro attivo. 
La conseguenza è che l’evoluzione tecnologica dell’auto così repentina sposta anche il lavoro verso chi offre la garanzia di poterlo eseguire in sicurezza, secondo le specifiche del costruttore. In Italia sono ancora poche le strutture indipendenti in grado di soddisfare queste esigenze e i primi a beneficiarne sono le strutture di vendita e assistenza delle case costruttrici e quelle autorizzate che, oltre a svolgere il proprio lavoro,  si occupano anche di quello fornito dai riparatori indipendenti, non ancora in grado di soddisfare le attuali necessità tecniche. 

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